- Qual è il miglior uso del mio tempo adesso?
- Come posso sfruttare al meglio questa situazione?
- Qual è la mia più grande fonte di ispirazione?
Quando in testa ti frullano queste domande stai applicando, anche senza saperlo, un atteggiamento mentale preciso, che ti permette di concentrarti su ciò che è veramente importante, fare le scelte più costruttive e intraprendere le azioni migliori per raggiungere le tue priorità. Il pensiero ottimale, questo il nome dell’atteggiamento mentale di cui sto parlando, non è pensiero positivo. Anzi. Va oltre il pensiero positivo.
Il pensiero ottimale, infatti, è concreto e non cerca di nascondere le negatività, ma le prende in considerazione per volgerle a proprio vantaggio.
Il pensiero ottimale si basa sulla capacità di porsi internamente una domanda: qual è la cosa migliore che posso fare in questa circostanza per ottenere quello che voglio?
Se vuoi provare il pensiero ottimale, ti propongo di destrutturare un problema che devi risolvere scomponendolo nelle 7 fasi elaborate da Rosalene Glickman, autrice di Optimal Thinking.
Le 7 fasi
- Definisci il problema.
- Individua il periodo di tempo in cui la decisione deve essere presa.
- Esplora le opzioni per risolvere il problema, magari scrivendole. Questo ti aiuta a vederle con più chiarezza.
- Elimina le opzioni che non sono realistiche.
- Annota, a fianco di ogni opzione, i vantaggi e gli svantaggi (pro e contro).
- Valuta o “pesa” i pro e i contro, dando un valore a ognuno, su una scala da 1 a 10. (1 = meno importante, 10 = più importante.)
- Determina quale opzione è la migliore
“In qualsiasi momento di decisione, la cosa migliore che puoi fare è la cosa giusta. La cosa peggiore che puoi fare è non fare nulla.” Theodore Roosevelt
Un suggerimento 🙂
Se vuoi imparare a sviluppare un pensiero costruttivo e efficace, che ti permetta di ottenere i migliori risultati anche nelle situazioni più stressanti, partecipa alla giornata formativa Vola come una freccia. Leonardo Milani, il mental coach delle Frecce Tricolori, metterà a tua disposizione le tecniche mentali che lui stesso insegna ai piloti della squadra di volo acrobatico (visualizzazione anticipatoria, recupero delle energie, attivazione chimica dell’eccellenza).
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